Sul lungomare di Alba Adriatica il Palmizio data 1980 quando il padre, Claudio, dell’attuale patron, Valerio Di Mattia, lasciò uno chalet per aprire un locale attivo tutto l’anno dove il pesce è l’assoluto protagonista, prodotto lavorato il giusto, con tanto gusto, e così esaltato al massimo senza essere mai stravolto dalla chef Yelena Kovalyova, moglie del patron.
Ci sono dei piatti al volo, c’è un menù per i bambini e ci sono vari percorsi che uno si crea. Io continuo a pensare alla degustazione di crudi come il Tortello di pesce serra e puntarelle o il Crostino di cicala di mare. Poi la degustazione di cotti, Triglia croccante e maionese o Soffice di patate, lumache di mare e tartufo. Dalla cucina sembra arrivare ogni bontà senza mai giungere alla parola fine, e il piacere è continuo anche perché poi vi sono primi eseguiti bene come la Minestra di moscardini o lo Spaghettone alici e pecorino. Secondi classici come la frittura, ma giusto puntare sul Brodetto alla sambenedettese già deliscato, con i pesci aggiunti via via e bolliti il minimo necessario.
ps: si è in provincia di Teramo, così il primo maggio si celebrano le Virtù. A voi scoprirle, anche perché hanno note creative.
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi
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Tavoli all’aperto
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