Faraglioni del Grand Hotel Faraglioni

Ai piedi di quell’Etna da cui mitologicamente Polifemo scagliò contro Ulisse i grandi scogli che oggi conosciamo come i faraglioni di Aci Trezza, il ristorante contemporaneo del Grand Hotel Faraglioni ha trovato la sua voce nella cucina di Simone Strano.

Sulla terrazza che quasi tocca la scogliera, la materia prima arriva ogni mattina dai pescherecci che rientrano nel piccolo porto. Così la componente sapida diventa la chiave di tutto il percorso di degustazione, che culmina in un magistrale Finto risotto, una pasta fresca trenta tuorli mantecata in una zuppa di pesce poi completata da crudi e alga mauro, un piatto generoso e potente come lo scoglio che raffigura, capace di rimanere indelebile nella memoria di chi ama il mare.

Lo sguardo talvolta rivolto indietro, verso la montagna, l’orto e le sue radici contadine - con piatti confortevolissimi Uovo, zucchina lunga e ragusano - dà alla cucina di Strano un che di nostalgico, come il tramonto sui Faraglioni che si ammira dalla terrazza: piatti corposi e golosi, dettagli intramontabili come la Crêpe suzette servita al tavolo, per un’esperienza che unisce mito, paesaggio e gusto con naturalezza.