Casu

Dietro l’etichetta di “osteria contemporanea” c’è, in realtà, la volontà di restituire al termine osteria la sua anima più romantica: un luogo dove si viene, ma soprattutto si torna. Per sentirsi riconosciuti, accolti, confortati dai piatti del cuore e, insieme, sedotti da qualche sorpresa. Quella sequenza che qui, per tutti, comincia da una collezione di antipasti che potrebbe da sola non far rimpiangere il resto delle portate, che tuttavia si rivelano poi altrettanto coerenti con le scelte riconoscibili di una mano che cerca sempre, al tempo stesso, gusto e leggerezza.

È questa l’idea di Mario Casu, che in cucina lavora da solo e con intelligenti soluzioni riesce a evolvere con freschezza la tradizione: è ciò che lo spinge ad arricchire con la frutta la Caponata, col cavolo trunzo la Tartare di cavallo, col gazpacho il Polpo e patate, con pera e zafferano l’indimenticabile Cipolla di Giarratana al barbecue.

Tavoli di legno, grandi specchiere e vinili anni Cinquanta fanno sì che la sala dichiari lo spirito del luogo: un’osteria che non cerca clamore, perché conquista proprio nella sua fedeltà a sé stessa.