Batu al San Pietro
Sicilia | Taormina (Messina)
lo chef
Luca Miuccio
sous-chef
Gabriele Sciacca
ai dolci
Mattia Aleo
in sala
Carmelo Famà
in cantina
Angela Fresta
Gabriele Sciacca
ai dolci
Mattia Aleo
in sala
Carmelo Famà
in cantina
Angela Fresta
Carmelo Famà
in cantina
Angela Fresta
Il nome viene dal greco e si riferisce al fiore dell’ulivo, emblema di ciò che solitamente lasciamo inosservato: il ristorante Batu nasce così, nel segno di una gerarchia rovesciata che mette al centro il mondo dei vegetali. È la visione di Luca Miuccio, chef capace di unire rigore tecnico e profondità simbolica, come si scoprirà dai numerosi piatti che hanno un rimando narrativo alla millenaria storia di Taormina.
L’originale architettura dei percorsi di degustazione è definita Ago e filo, perché per ogni ospite Luca è pronto a intrecciare trame su misura: partendo dal nucleo vegetale, infatti, ognuno sarà libero di fermarsi a questo stesso, già di per sé essenziale e concluso - lo dimostrano piatti di non comune profondità come la Carota o il Radicchio -, o di completarlo con carne o pesce ben cuciti sull’elemento dominante.
Nella città che oggi vanta la più alta densità di ristorazione fine dining dell’isola, Batu rappresenta un unicum, grazie a una cucina colta e visionaria ospitata nelle sale sontuose e appena rinnovate del più antico hotel della città, con una terrazza mozzafiato affacciata sul mare aperto e un servizio curato con maniacale attenzione, più che impeccabile.
Lo chef consiglia
Cantine La Contea - Ristorante, Wine & Food Experience, via Santa Venera Superiore 25, Mascali (Catania) - cantinelacontea.itPerché fermarsi
per vivere un’esperienza che ripensa la centralità del vegetale con forza concettuale e misura tecnica, in uno dei luoghi più raffinati di TaorminaMenu di degustazione
80, 95, 115, 125 euro
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