C’è uno strapiombo sul mare da far meraviglia, al San Pietro, grand hotel sospeso tra cielo e mare e accomodato in una villa di inizio Novecento con vista sullo Ionio. Qui, anzi proprio nei giardini prospicenti la struttura, ha preso casa Batu, insegna gastronomica che vede come protagonista lo chef Luca Miuccio.
Lui esprime una tensione crescente verso il mondo veg, che è già spesso l’elemento cardine attorno al quale gira tutta la proposta, «vogliamo proporre qualcosa di diverso. E anche divertente». Il nostro percorso è stato total green, infatti, e gli assaggi si sono rivelati di gran valore: si inizia ad esempio coi finti crudi di pesce (il caviale son lenticchie al miso, i ricci di mare sono spuma di topinambur al pomodoro e alghe...), poi c’è il Peperone ammuttunatu (fermentato e cotto al forno con capperi, pane raffermo e basilico) che è una esplosione di gusto. Buono il Risotto al pomodoro, di più (anzi, proprio eccellente) è Il plin, la segale e l’orto, base crema di topinambur, poi polvere di ortaggi e plin di farina di segale ripieni di cipolla fermentata. La carne è Volevo essere una bistecca, ma è radicchio. Meglio così.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+390942557411
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it