Arpège
Francia | Parigi
lo chef
Alain Passard
sous-chef
Anthony Beldroega
in sala
Leslie Neret e Aurélie Dutramble
Anthony Beldroega
in sala
Leslie Neret e Aurélie Dutramble
Alain Passard non è solo una fervida mente creativa, capace di illuminare la via a generazioni di cuochi. Carismatico, charmant, affabile verso i clienti, è stato ed è tuttora coraggioso, quasi temerario nell'affrontare la critica gastronomica francese, da sempre conservatrice. Nel 2001 la sfidò rinnegando il ruolo di (sublime) rôtissier per intraprendere quello di apripista della cuisine légumière.
Nel 2025, quando i menu vegetali hanno ormai invaso gran parte dell'alta ristorazione occidentale, un nuovo balzo in avanti: la cucina dell'Arpège diventa vegana, escludendo la totalità delle materie prime di origine animale (con una deroga per il miele autoprodotto, specifica Passard).
Il nuovo menu è un'esperienza mistica. Vanno messe in conto alcune reiterazioni degli ingredienti, motivate dalla rigida stagionalità degli approvvigionamenti dagli orti di proprietà, ma i piatti hanno una levità e una purezza espressiva ineguagliabili: dalla Zucchina ripiena, ratatouille e salsa di sedano selvatico, alla Parmentier di patate con cipolla, zucchine e grano saraceno. Impeccabile, come sempre, il lavoro della brigata di sala, che si muove tra i tavoli leggera e precisa.
Perché fermarsi
per la creatività di Passard e perché l'esperienza mistica dell'assaggio della sua cucina veganaMenu di degustazione
260, 420, 590 euro
Prezzo medio antipasto
85.00
Prezzo medio secondo
95.00
Prezzo medio dolce
45.00
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