Si fa di anno in anno più adulto il Don Alfonso 1890 lucano, gestito sempre dalla famiglia Iaccarino: la proposta prevede una cucina di territorio sempre più elegante e consapevole. Il merito va a Donato De Leonardis, rientrato a casa all’apertura di questa bella tavola per prenderne le redini, ed alla temeraria proprietà di questo esperimento di grande ospitalità, piantato in mezzo al nulla del nord della Basilicata, che con lucidità ha lasciato progressivamente sempre più mano libera al giovane chef lavellese.
La cucina rivela la sua formazione, classica diremmo, fra i fuochi di Alma, di Cracco, Berton e alla Maison Iaccarino. Pulizia, precisione, profondità di gusto in preparazioni che esibiscono una confortante padronanza di tecniche e tecnologie d’obbligo nella cucina contemporanea, ed allo stesso tempo una scarsa propensione al gesto in quanto tale. Mano leggera sulla materia prima, cotture assai precise, 3-4 elementi al piatto, consistenze che si inseguono e ritmano il piatto, stagionalità, insomma fate pure la vostra lista di cose che ritenete necessarie, qui ne spunterete un gran numero e non vi pentirete della sosta.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
+390972090585
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