Castello di Fighine

Non siamo nel ristorante di un castello trasformato in hotel a 5 stelle. Il Castello di Fighine è residenza privata di facoltosi sudafricani, il ristorante omonimo si trova nel borghetto ai suoi piedi: un gruzzolo di case con in tutto 4 residenti. Anzi 5: vi si è trasferito anche Francesco Nunziata.

Non paia annotazione marginale, serve a spiegare quanto sia divenuto forte il legame tra questo chef campano e il territorio in cui è giunto nel 2021, mandato da Heinz Beck che dell'insegna cura la consulenza: questo parrebbe posto impervio per un’attività ristorativa, lontano da tutto; invece funziona perché Nunziata vi propone una tavola serena e autentica come riflesso della serenità qui acquisita e dell’autenticità dei prodotti che finiscono in cucina. I dintorni offrono erbe spontanee, frutti, ortaggi, insomma una dispensa naturale integrata dalle eccellenze dei piccoli produttori delle vallate vicine. A questo patrimonio di meravigliosa biodiversità Nunziata attinge a piene mani e con esiti entusiasmanti: accarezza la materia prima, la accompagna, regala ai piatti tocchi che vengono dalle suggestioni aromatiche che carpisce in loco. Un caleidoscopio di sapori che lui dona a noi.