Il nome non pesca nella mitologia, ma in parte sì: come Scilla si fa custode delle sponde di Sicilia e Calabria, cosi il fiore Scilla è testimone delle terre del Mediterraneo e della Cina. E così che Stefano Bacchelli, chef bistellato e tra i più celebrati d'Asia, ha pensato a questo fiore nel proporre un ristorante che porta il Mediterraneo a Shanghai. Il locale nuovo, hit del 2023, è locato in una iconica villa a tre piani, lontana dal caos della polis e con patio e terrazze.
La cucina è quella (apparentemente) semplice ma intelligente e saporita del Mediterraneo. E in questo Bacchelli ha rimodellato ricordi del suo passato, della sua Massa, della famiglia: come il servizio casual del carretto con il gelato fior di latte mantecato al momento e servito con la frutta di stagione («da anni pensavo a questo tipo di servizio»). O come il pollo al mattone, disossato e servito con castagne e verdure: sapori di una volta ma moderni. O il sorprendente raviolo caprese, idea semplice ma mai vista da queste parti.
Le ceramiche realizzate a mano in Puglia sono meravigliose. Da scoprire cellar e bar con vini dal Portogallo al Libano e Georgia e cocktail ispirati al Mare Nostrum.
giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), dal 2007 vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente
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Tavoli all’aperto
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giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), dal 2007 vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente