Tra le mura che ospitavano I Due Buoi (l'insegna s'è trasferita in collina, stessa proprietà) è nato il Bistrot Cavour, con l'idea di partire tranquilli, ossia di disegnare un format che funzionasse, non all’inseguimento della stella rossa ma dei cuori dei commensali. L'impresa è stata affidata a una toque coi fiocchi, il veneto Carlo Scanferla, che qui s'era già fatto notare ai tempi di Andrea Ribaldone, allora ne era il pasticcere-panificatore. Ora ha assunto i galloni di chef a tutto tondo: meritatissimi.
Ovviamente la panificazione è una meraviglia, ci si avventura anche nel mondo pizza, la Focaccia con salsa di ostrica, pancetta cotta di Barabino e agretti saltati, appetizer eccentrico, è così buona da essere sprecata solo come boccone pre-cena. Stessa considerazione per i dolci, raramente ci capita di trovarli così a fuoco in un ristorante (Radicchio caramellato, gelato al topinambur, fava di tonka e croccante al sesamo). Ma tutto è a gran livello: i buonissimi rabaton 2.0, i plin... Il top suoi secondi piatti: Castagne e maialino brado è piatto delizioso; il Costato di manzetta cotto al sale con verdure dell'orto rigenerativo è addirittura clamoroso.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it