Incastonata tra le vette delle Dolomiti, Stube Hermitage è il racconto di una famiglia che da generazioni si dedica all’ospitalità, con il suo Bio Hotel Hermitage, e alla buona cucina. Primo ristorante di Madonna di Campiglio a ricevere la stella Michelin nel 2008 la riconquista nel 2018 con chef D’Alitta che nel 2022 lascia le redini al suo sous chef Antonio Lepore. Originario di Montella, in Campania, chef Lepore approda da Stube Hermitage nel 2019 dopo diverse esperienze tra cui Piazza Duomo con Enrico Crippa e L’Argine a Vencó da Antonia Klugmann.
La sua cucina è un connubio tra nord e sud, con un occhio attento alla tradizione, quella della nonna, e un’attenzione particolare ai vegetali. Il menu degustazione "I nostri classici" comprende piatti come i Cappelletti della Val di Non, Mortandela, brodo di cappone, mela e perle fritte, e il Filetto di cervo, gin di Campiglio, tè Lapsang, millefoglie alla lavanda. Interessante il menu "Territorio Creativo" e - davvero unico - il menu vegano "Sensibilità".
Sono più di 300 invece le etichette dedicate al vino, tra cui alcuni vini biologici e biodinamici locali e internazionali.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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