Tra le storiche mura di questa locanda menzionata già 500 anni fa, ha trovato posto il sogno gourmet di Christoph Huber per anni giovane e talentuoso sous chef di Gerhard Wieser, dell'Hotel Castel di Tirolo. Un avvio faticoso che ha coinciso con il lockdown, ma che poi ha preso il volo grazie a scelte decise e controcorrente. Tanta fantasia e voglia di sperimentare. Anche nelle formule: prezzo fisso e menu degustazione obbligatorio. Apertura solo serale ad orario fisso. Una rigidità che si è un poco ammorbidita con la nuova stagione e che oggi si traduce in un percorso da 99 euro, ma flessibile nei tempi di servizio per un’esperienza che rimane impressa sin dal servizio del pane affettato con una “sega” al tavolo.
Show ma anche sostanza, come per lo spettacolare luccioperca cui una frollatura di tre settimane, dona armonia, carni sode e aromi intensi e piacevoli. Se a un goloso miso di castagne segue la personale versione di pizza fritta dello chef, il gambero d’acqua dolce e il risotto alla carbonara lasciano il segno. Altrettanto memorabile la tarte tatino dedicata ai ricordi d’infanzia. La carta dei vini volenterosa dove abbondano, evidentemente, i vini naturali.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
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Tavoli all’aperto
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