Otto
Germania | Berlino
lo chef
Vadim Otto Ursus
Dacci oggi il nostro piccolo ristorante di quartiere quotidiano, soprattutto se con una bella carta di vini perlopiù naturali, piatti da condividere e un percorso degustazione che varia sensibilmente con l'avanzare delle stagioni. E se si capita in Germania in pieno inverno e l'unica prospettiva possibile tracciata da questa premessa è un intero menu a base di tuberi e cavoli, c'è di che divertirsi nel vedersi demolire, piatto dopo piatto, qualsiasi perplessità di fondo.
Otto è il luogo conviviale (per davvero) in cui coesistono serenamente Bouquet di erbe selvatiche con rabarbaro saltato, aglio bruciato e vinaigrette d’habanero, ed esplosivi Dumpling di maiale di Mangalica cotti in un ricco brodo di pancia, spalla e pepe del Szechuan; Feta di pecora fatta in casa e Budini di koji arrostito. Insomma non l'ennesima interpretazione della natura, delle stagioni e dei piccoli produttori fine a se stessa, né un esercizio di stile autoreferenziale, ma un'idea rassicurante di cucina proprio perché autentica, ben eseguita e dal carattere gentile.
Perché fermarsi
per un luogo che invita a sostare sempre un po' più a lungo e per una seducente interpretazione del concetto di stagionalitàPrezzo medio
€ 60.00
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