Dacci oggi il nostro piccolo ristorante di quartiere quotidiano, soprattutto se con una bella carta di vini perlopiù naturali, piatti da condividere e un percorso degustazione che varia sensibilmente con l'avanzare delle stagioni. E se si capita in Germania in pieno inverno e l'unica prospettiva possibile tracciata da questa premessa è un intero menu a base di tuberi e cavoli, c'è di che divertirsi nel vedersi demolire, piatto dopo piatto, qualsiasi perplessità di fondo.
Otto è il luogo conviviale (per davvero) in cui coesistono serenamente il burro vegetale affumicato servito con il pane e generose colate di burro nocciola sulle verdure; trote grigliate davanti agli occhi dei commensali, condite con un garum ottenuto dalla fermentazione dei suoi stessi scarti, e delicate meringhe bruciate al pino mugo. Insomma non l'ennesima interpretazione della natura, delle stagioni e dei piccoli produttori fine a se stessa, né un esercizio di stile autoreferenziale, ma un'idea rassicurante di cucina proprio perché autentica, ben eseguita e dal carattere gentile.
Convinta che si possano cavare storie anche dalle rape, è da sempre dedita alla gestione di contenuti, narrazioni e parole dell'enogastronomia. Dal 2024 è editor di Topic Edizioni.
Tavoli all’aperto
Convinta che si possano cavare storie anche dalle rape, è da sempre dedita alla gestione di contenuti, narrazioni e parole dell'enogastronomia. Dal 2024 è editor di Topic Edizioni.