Il Rifugio dell'Elda hotel

C'è davvero un mucchio di strada da fare per arrivare in questo piccolo albergo nel cuore della Foresta Umbra, da qualunque parte del Gargano si tenti la salita. E per quanto carino sia il posto, se non si è fanatici di escursionismo, ci si potrebbe chiedere se ne è valsa la pena. Poi ci si siede in questa sala, che è evidentemente quella da cui la proprietà ha cominciato il refurbishment della struttura, su queste sedute comode, colorate, anche stilose, a una tavola che ben sta nel mood contemporaneo della cucina d'autore con la sua mise en place essenziale, quasi scarna.

Una tela vuota che attende di popolarsi - comme il faut oramai - di enne supporti di vario tipo e colore e materiale nella sequenza degli aperitivi e dei piatti che faranno parte della vostra esperienza e, cuccchiaio dopo cucchiaio, morso dopo morso, annusata dopo annusata, la cucina autoctona di Libero Ratti, risponderà ai vostri dubbi. È valsa la pena inoltrarsi nel cuore di questo lembo di terra di santi e miracoli del meridione d'Italia, per godersi la proposta culinaria di Libero Ratti, cui manca - forse - ancora un po' di fiducia in se stesso. Ragione per tornare e vedere che succede.

Giulio Francesco Bagnale

si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce italiano e meridionale, nel secolo breve. Ma è pura fortuna, non merito. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché è fortunatissimo