Olmo

Senza radici non esiste presente, né tanto meno futuro. Da Olmo sono ben salde le radici che hanno fatto diventare Cornaredo, piccolo comune del milanese, una destinazione di gusto. Sono le radici dell'olmo al centro della piazza sulla quale si affacciano il D'O e Olmo. E sono le radici alle quali è saldamente ancorato Davide Oldani, chef del D'O e papà di Olmo. Da bravo "genitore" ha affidato il secondo indirizzo della sua galassia a un terzetto di talenti - formato da Riccardo Merli e Michele Nucci in cucina e Davide Grieco in sala - che l'ha già ripagato, non solo in termini di riconoscimenti, ma prima di tutto di ottima cucina e grande ospitalità.

Accomodarsi all'unico tavolo di Olmo - che può scomporsi se serve - significa affidarsi all'unico menu di 6 portate che, fedele al concept delle radici che permea l'indirizzo, si legge dal basso verso l'alto. Bisogna lasciarsi andare e può capitare di trovare sul piatto una Carota caramellata, twist del piatto più celebre di Oldani rivisto da Merli e Nucci. Ciò che non potrà mai capitare è che vi venga servita una portata che non rispecchi la stagionalità. Perché anche quella dipende dalle radici che, se ben nutrite, danno il massimo.