Gusci di patata di mannitolo e isomalto, toast di latte soffiato, myoga con annatto, radici di loto e mole, gel di aguachile, ostie di maltodestrina, tucupi e alghe iso no yuki, Pringles al pimenton de la Vera, spume di pasta sfoglia, marshmellow di polpe di cacao, trofie di tendine di mucca…
Chiusa l’esperienza di 6 anni all’Inkiostro di Parma, dal 6 aprile 2023 officia al Nin, il ristorante contenuto nel Belfiore Park Hotel di Brenzone sul Garda, sponda veronese del lago. Un debutto magnifico, spiegavamo. «Cerco di mettere almeno un elemento che non ho mai trovato su altre tavole». Lo fa con ricerca ma anche con allegria, una dote molto apprezzabile in un'epoca in cui la cucina ha cominciato a prendersi troppo sul serio.
Anche per un cronista scafato, è complicato stare dietro a tutti i significati della dispensa del Nin: è un continuo googlare sul significato di quel carboidrato o polimero, su quel succo della radice di manioca o la ricetta sconosciuta messicana. Il compito viene bene, con una brigata di sala di ragazzi bravissimo, già tra i migliori d'Italia.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
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Tavoli all’aperto
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