Un angolo dei Paesi Baschi nella Capitale. Con design moderno e chic, soffitti altissimi, abbondanza di legno e brace viva a volontà. Ecco il regno di Johnny Spero, aiuto chef prima al Minibar di José Andrés, poi stagista da Noma e Mugaritz, quindi al comando nel proprio, fortunato e stellato Reverie (andato purtroppo a fuoco, ironia della sorte, nel 2022). È stata proprio l'esperienza spagnola ad avergli acceso la scintilla per questa nuova avventura: un'asaderia d'ispirazione basca dove proporre carne e pesce rigorosamente alla brace, con materie prime accuratamente selezionate, cotture rigorosamente calibrate e un'oculata preparazione dei condimenti.
Nascono così la commovente tartare di manzo (prima arrostito, poi passato sulla griglia) con maionese del proprio grasso, la tostada di tonno con avocado e ananas caramellato, il rombo alle erbe, aceto e kombucha oppure le gettonatissime, delicate ostriche alla griglia (appena scottate, perfette) con aglio e salsa di sidro.
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).
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curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).