Osteria del Posto

Fabio Castellani ai vini ed Eva Vaudo in sala, bravi, spigliati e competenti. E poi la cucina di Daniele Guglielmi, che è bravissimo. È questo il team sotto la regia occulta di Alessandro Casciola, a cui bisogna dare il merito di essere uno dei pochi imprenditori della ristorazione perugina che sa fare bene il suo mestiere e non sbaglia un colpo.

Osteria del Posto ogni anno appare sempre più una sicurezza, grazie soprattutto a uno chef che parte da solide certezze, deciso a non sedersi sugli allori, che detta una linea di cucina chiara: ama l’umami e i contrasti dolce/acido, un leitmotiv che declina in ogni portata. Parte dalla semplicità di materie e ricette, le complica con abbinamenti e creatività, le porge al cliente con grazia e, soprattutto, intelligenza. Qui c’è poco da pensare, bisogna solo godere.

Paste memorabili, come i Ravioli di lumache, finocchietto selvatico e ‘nduja, un miracolo di equilibrio tra balsamicità, piccantezza e buone intuizioni. Eccellente tutto il resto, come lo Stinco di maiale, mais, daikon e birra affumicata, con una salsa da puro orgasmo culinario. Giusto prima dell’apoteosi finale dei dolci: tutti meritano il viaggio.