«Dove posso mangiare pesce buono a Milano senza spendere una fucilata?». È una domanda cui fatichiamo a rispondere, causa i prezzi vertiginosi che da qualche tempo assediano la città, non solo a causa dell’inflazione. Dall’autunno del 2023 abbiamo tuttavia una prepotente candidata alla risposta: nel baillame di via Melzo, dove un tempo c’era Spyca, ora c’è Polpo, un’insegna con uno «scontrino medio 58 euro», si affanna a spiegare Viviana Varese che, archiviata l’esperienza di Eataly, vive qui una seconda giovinezza (poi ce n’è una terza, all’hotel Passalacqua e una quarta, Faak a Milano).
Il menu è un chilometro di possibilità, come nelle trattorie anni Ottanta a cui si ispira: 50 piatti tra tapas, crudi ‘ccezionali, pesci al vapore, fritti e alla brace… Esprimono l’amore atavico della cuoca per il mare e le sue origini, con la differenza che ora le sue mani sommano 2 decenni di esperienza nel fine dining in più.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
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Tavoli all’aperto
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