Non preoccupatevi se non vedete subito l’ingresso: al ristorante si accede da un cortile. A fare da cuscinetto tra due sale, con pochi tavoli circondati da pareti in pietre e soffitti a volta, c’è un bancone bar più moderno e l’ingresso alla cucina in cui opera lo chef francese Regis Le Vouëdec, originario di Nantes, giunto ad Aosta grazie alla compagna e le sue origini locali. La sua cucina è decisa, colorata, burro e aglio non mancano ma i gusti sono saporiti, divertenti, dinamici. Bei contrasti anche con le temperature delle materie prime, sapori caldi e freddi assieme, di recente fattura sono la vellutata di zucca e il piccione.
Tanta fantasia anche sui dolci, dalla rivisitazione del riz au lait con agrumi e biscotti bretoni, alle torte a base di crema e noci fino alla pera cotta al caramello con ganache di cioccolato, cachi e crumble al limone. Lato vino, troverete una selezione accurata di etichette, anche di zone meno note, ovviamente francesi, prodotti da piccoli produttori.
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da 15 anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante
Tavoli all’aperto
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da 15 anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante