Da Manuelina si fa tappa perché la focaccia al formaggio è un passaparola universale, ma poi ti siedi al tavolo e realizzi che sei in un luogo del cuore. Nel 1885 Manuelina aprì la sua osteria che è poi diventata la sfida tenace della famiglia Carbone, capace di farne un brand con tanto di Taste Hotel a 4 stelle e Focacceria Bistrot.
Manuelina non si affaccia sul mare, ma il mare te lo mette nel piatto con bontà come Il Baccalà rivisitazione del “Brandacujun”, cotto a vapore su crema di patate, cipolla arrostita, salsa al prezzemolo e sfoglia alle olive . Qui assaggi una storia antica che profuma di nuovo perché la tradizione è in movimento, ben orchestrata dalla direttrice Layla Sangalli.
Al comando della cucina la sorpresa di due giovani chef, Giulia Sicano e Francesco Giurato che non hanno rivoluzionato ma rivisitato alcuni piatti, cambiandone la forma ma non la sostanza. Irrinunciabili il benvenuto con la Focaccia di Recco col formaggio IGP e il dessert che ti riporta all'inizio, ovvero a una sfoglia di focaccia accompagnata da chantilly e fragole.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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