Non si può pensare di teletrasportare il Cilento o la Costiera Amalfitana a Rho, terra di fiere e di nebbie, ma bisogna ringraziare questi ragazzi per l'angolino di paradiso che hanno costruito. Da queste parti ci si immagina verosimilmente di imbattersi in una classica trattoria da busecca e cassoeula, invece siamo in presenza di un tempietto dell'alta cucina, piccolo ma significativo.
Il savoir faire del patron Gaetano Marinaccio e il talento dello chef Alfonso Daviducci pilotano l'ospite tra alcuni classici della tradizione campana (arrangiati alla maniera di Alfonso) e piatti che sorpassano ampiamente i confini regionali fino a sublimarsi in un risotto alla milanese che più milanese non si può, preparato con pistilli di zafferano biologico coltivato nella limitrofa Cornaredo, arricchito da granelli di polline che lo rendono unico.
Come tutti i locali basati sulla continua ricerca, "non il solito ristorante" ha il punto forte nei quattro menu degustazione che vengono proposti, ma la proposta è così eclettica che ci si può tornare un discreto numero di volte senza ripetere la stessa esperienza. Anche questo è indizio di potenziale grandezza.
Milano, 1965, è giornalista della redazione sportiva Mediaset
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Milano, 1965, è giornalista della redazione sportiva Mediaset