Sono moltissime le certezze di Paolo Griffa: dal panino fritto con anguilla affumicata al pane accompagnato da burro salato, fino alla volontà di lasciare alla sala il compito di comporre il piatto, presentandolo e svelando qualche curiosità sulla sua concezione. Ad Aosta, infatti, la mente è in continua fase di ascolto per lavorare, nella stessa stagione, un’ampissima quantità di materie agevolmente reperibili. Dai piatti alla carta o nei due menu, "Grandi Classici" e "Arte", si respira la creatività matura, con un approccio gentile ma sofisticato per la bellezza nella rappresentazione degli ingredienti.
Un piatto ispirato ai sapori italiani e ai luoghi d’ispirazione, prima che formativi, di Griffa unisce l’iconico sapore della pasta al forno e il soufflé francese. Il concetto dell’invisibilità di Magritte si presenta, invece, in un Salmerino dall’alone affumicato con pesto di noci e polline, presentato in una terrina a forma di mela. Ricercatissimo il carrello dei formaggi, in cui trovare quelli di piccoli produttori che affrontano con caparbietà il loro essere fuori da confini geografici, rivendicando tome d’alpeggio dai sapori inediti.
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante
+390165767000
+390165767000
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante