Pulejo

In una Roma sempre più affollata di nuove aperture, il ristorante Pulejo di Davide Puleio si distingue come prova concreta di come il fine dining possa farsi accogliente e attuale senza perdere identità. Lo chef, forte di esperienze tra Convivio Troiani, Noma, Texture, Pipero e la stella conquistata a Milano con L’Alchimia, ha riportato nella Capitale una cucina personale, fatta di memoria e tecnica, visione e concretezza.

I piatti sono racconti stratificati, che crescono in complessità senza perdere golosità: dal Peperone come manzo e dall’Animella e ostrica, oggi più maturi e incisivi, ai primi che invitano alla scarpetta come il Tubetto di farro con cozze, fagioli e midollo o la Tagliatella arrosto con pomodori ed enfleurage di manzo.

Una cucina che non tradisce mai la sua anima, giocosa anche nei dolci, confortante nella panificazione, curata nei dettagli. In sala, la regia di Eugenio Galli garantisce precisione e calore, mentre la cantina, dinamica e curiosa, abbraccia grandi etichette e piccoli produttori. Pulejo è un luogo che parla con immediatezza e profondità, un’esperienza coerente dal primo all’ultimo morso.