Nella centralissima via Toledo, a Napoli, Luminist è l'indirizzo che serviva a una città d'arte dal respiro sempre più internazionale. Aperto dalla colazione alla cena, è un progetto firmato Giuseppe Iannotti (Kresios, Telese Terme). Di una monumentale bellezza partenopea, il bistrot è parte di Gallerie d’Italia, ex Banco di Napoli.
Menu intelligente, per tutti i gusti e per tutte le tasche. C’è la vera tradizione partenopea, dalla Pasta con patate e provola, al famoso Ragù con gli ziti spezzati. Ma anche proposte sfiziose, come il Club sandwich, che velocizzano la permanenza e fanno molto allure parisienne. Insomma, formula dinamica, smart con estrema qualità. In carta c'è anche 8pus, la proposta di crudi di mare (e non solo, c'è anche la Paella) secondo Giuseppe Iannotti. Tra i secondi, non manca il pescato del giorno, cucinato in maniera tradizionalmente locale, dunque acqua pazza e frittura in primis.
Cantina più che all'altezza, uno spaccato del mondo con la democrazia di una generosa offerta al calice. Curiosità: i vini non sono suddivisi per colore, ma per struttura e relative sensazioni al palato. Accurata anche la carta dei cocktail e imperdibile la pasticceria di Armando Palmieri, il mago del croissant. Ottime le sue interpretazioni dei grandi classici non solo napoletani, Babà, Caprese, ma anche Maritozzo con la panna. Luminist, con la sua forma cittadina e tanta sostanza, vale un melting-pot di culture. Del resto, la bellezza di Napoli non è mai una soltanto, una città che ha fatto della commistione la sua vera ricchezza.
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classe 1977. Nata ad Ischia. Esperta food&wine, scrive di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare