Treviso Arts District (TAD), hub culturale di 1500 metri quadrati, un’ex area industriale riconvertita alle porte della città. Dentro questo «progetto innovativo che vuole essere luogo di incontro, cultura e arte per i giovani» (Alessandro Benetton dixit) che è società di benefit (il 20% degli utili servirà per sostenere interventi sul territorio, programmi scolastici e di arte urbana pubblica, cause di beneficenza), la banalità non è di casa, fra galleria d’arte e concept store, area coworking, bar, sala da tè, whisky room. E poi eventi, workshop, incontri, musica.
Studente di liceo classico, più portato alla pratica che alla teoria, Simone Selva preferisce la gavetta all’alberghiero. E maestri come Lorenzo Cogo e Francesco Brutto. Da quest’ultimo Simone assorbe sfrontatezza, sapori decisi, taglienti, a tratti spiazzanti e piatti che non passano inosservati. «Punto a realizzare piatti che spaccano ma non spaventano», dice. Ecco il Piccione (di Laura Peri), cannella, tabasco e olivello spinoso (da applausi), e poi Animelle, gamberi rossi in saor e cipresso (un bis!). E così, idea dopo idea, in volo fra territorio e Oriente.
veneziano, giornalista, una vita professionale dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso della squadra della sua città), cura dal 2008 "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia, e coordina "Cibi, Vini & Piaceri", l'inserto mensile dello storico quotidiano veneto che racconta il territorio attraverso prodotti, ristorazione, chef, enologia.
+3904221748017
+3904221748017
veneziano, giornalista, una vita professionale dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso della squadra della sua città), cura dal 2008 "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia, e coordina "Cibi, Vini & Piaceri", l'inserto mensile dello storico quotidiano veneto che racconta il territorio attraverso prodotti, ristorazione, chef, enologia.