Azotea
Piemonte | Torino
lo chef
Alexander Robles
ai dolci
Noemi Dell'Agnello
in sala
Matteo Fornaro
in cantina
Matteo Fornaro
Noemi Dell'Agnello
in sala
Matteo Fornaro
in cantina
Matteo Fornaro
Matteo Fornaro
Non si riesce a star dietro a tutte le evoluzioni che questa insegna riesce a fare nel pieno centro di Torino. Azotea è la proposta che mancava e che si è ambientata benissimo in città, diventando un punto di riferimento per la cucina nikkei. La concezione di ogni menu per Alexander Robles è un lavoro di ricerca profonda. E non è un caso che nell'ultimo percorso degustazione Cicatriz, l'ispirazione arriva niente di meno che da un complotto politico, la crisi dell'ambasciata giapponese a Lima. «Un ricordo d’infanzia, un momento che da bambino non ho compreso del tutto, ma che mi ha lasciato dentro qualcosa di potente - racconta il cuoco -. Il piatto, come il drink, diventa un modo per dare forma a quell’emozione, per restituire profondità a un’identità che è anche la mia».
Tra le portate che abbiamo preferito, Satsumaimo con patata viola, patata dolce, miso, ciruela mango, yuzu, zenzero, alga wakame e gambero e il Tiradito di palamita affumicata con yuzu kosho, avocado, yucca, achiote e coriandolo. La degustazione continua anche nel pairing ideato dal bar manager Matteo Fornaro, che completa l'assaggio con sorsi centrati.
Lo chef consiglia
Kadeh Meze Wine Bar, via della Basilica 1D, Torino - instagram.com/kadeh.torinoPerché fermarsi
Per viaggiare tra sorsi e morsi che svelano sempre territori di gusto inesploratiMenu di degustazione
70, 65, 40 euro
Prezzo medio antipasto
20.00
Prezzo medio primo
18.00
Prezzo medio secondo
26.00
Prezzo medio coperto
3.00
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