Hélène Darroze del Connaught

Siamo nel cuore di Mayfair al The Connaught uno dei templi sacri dell’ospitalità londinese che in verità è da sempre un’enclave italiana in terra straniera perché dal pluripremiato bar allo stesso ristorante, dalla sala alla cucina si parla italiano.

Il ristorante è molto bello, di un’eleganza contemporanea che mette subito a proprio agio. Sempre sold-out anche a pranzo, offre una cucina di impronta francese, terra di origine della chef. C’è una leggiadra eleganza nei piatti, una pulizia visiva che si traduce in connessione immediata col palato, che sente l’ingrediente, lo accoglie desideroso di coglierne ogni sfumatura come accade nell’incontro tra terra e iodio di Barbabietola BBQ, kombu bianca, crema cruda affumicata, bottarga di luccio e trota. Prima di abbandonarsi al dessert, guai a non concedersi un assaggio dal carrello dei formaggi.

Ora, se tutto questo non bastasse, l’esperienza è resa ancora più gradevole da un servizio di sala caloroso, per nulla impettito. Al piano inferiore, poi, c’è uno dei più bei chef’s table di sempre affacciato sulla cucina. La carta dei vini e dei distillati è unica con bottiglie da mille e una notte