Ha senso organizzare un tour di Copenhagen per includere almeno un giro di tacos messicani? La risposta è ovviamente sì.
Rosio Sanchez non ha bisogno di particolari presentazioni, come direbbe David Letterman: dopo una lunga permanenza al Noma, vissuto in tutte le sue eclettiche fasi in casa e in giro per il mondo (incluso il celeberrimo pop-up in Messico, suo Paese natale), come molti altri alumni di Rezdepi ha scelto di metter radici in Danimarca e ovviamente di farlo bene.
Mais macinato e nixtamalizzato in proprio, pochi ma buoni ingredienti, ancora più pochi e ancora più buoni tacos e portate in menu: alla taqueria di Nordhavn si arriva con idee (e aspettative) ben precise che puntualmente vengono esaudite in eccellenti tacos al pastor, chili al cioccolato e qualche special che fa capolino sulla lavagna magnetica del bancone.
Insomma una scelta ben lontana dal "vincere facile", perché la mancanza di orpelli, l'essenzialità con cui il forte aroma della masa e il sapore deciso di ogni farcitura arrivano dritti al palato è una scommessa ben impegnativa. Ma Rosio ci è riuscita, dimostrando una grande costanza nel tempo, così come ancora ci riesce nei diversi punti vendita sparsi per la città: i tacos classici e i piatti essential sono infatti disponibili in un piccolo corner del Meatpacking district, il nuovo quartiere hipster della città, e durante la bella stagione in uno stall del mercato Torvehallerne. Non dimenticatevi di accompagnare i tacos a sorsate di michelada ghiacciata - sì, anche alle temperature più ostiche del Nord Europa.
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convinta che si possano cavare storie anche dalle rape, lavora su strategie di comunicazione e sulla redazione di contenuti per Slow Food Editore, riviste e aziende del mondo gastronomico