La cucina lo ha affascinato fin da ragazzo ma galeotto fu un viaggio in Thailandia nel quale l'allora giovanissimo Nicolò Trento si fece coinvolgere da profumi e sapori del caotico mondo dello street food. E poi Vietnam, Cambogia e Cuba. Un viaggiatore diventato cuoco che di quelle terre ha assorbito sapori e cultura e li ha portati nella sua città, Venezia, dove dirige la cucina del ristorante di famiglia della fidanzata che, in perfetta sintonia con il suo amore per il viaggio, si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia.
Fino a qualche anno fa era un ristorante classico con pizzeria annessa, poi Nicolò ha provato a scalfire il muro della tradizione con piatti che riscontravano grande interesse. Oggi prosegue sulla via gourmand con un abbraccio inedito tra Oriente e Occidente. Nel menu, troverte infatti piatti come Wonton..Granchio blu, pera, wasabi, Granciporro la sua riduzione, beurre blanc, e caviale, Shabu Shabu di leccia di laguna, finocchio marino Chioggia fermentato, salicornia…salsa di brassicacee e radici. Ogni piatto si ispira ai ricordi dello chef e ai suoi molti viaggi.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
Tavoli all’aperto
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)