Kjolle è il ristorante che Pia Leon ha inaugurato nel 2018 a Casa Tupac, quartiere Barranco, un mese dopo la riapertura di Central, nella stessa sede. Francamente, fatichiamo a trovare due ristoranti di questo livello nel medesimo complesso. Anche il concetto di fondo di entrambi è identico: dipingere attraverso immagini commestibili l’inesauribile patrimonio biodiverso del paese, che i Martinez definiscono come un foglio accartocciato, con tanti volti e micro-ecosistemi.
Il ristorante di Pia non è una versione casual di Central, però; è una vera e propria insegna fine dining, dove nulla, ma proprio nulla è lasciato alla “casualità”. I piatti sono precisi, belli e contengono sapori forti, un espediente che invita a esplorare le potenzialità di gusto e le infinite potenzialità testurali di tuberi olluco, sachapapa o mashwa, patate huamantanga, frutti tumbo e lo stesso kjolle, l’arbusto andino che dà il nome al ristorante (e il prevalente colore aranciato all’immagine coordinata dell’insegna).
Si sta da dio seduti a questa tavola (senza tovaglia) mentre il perfetto Diego Vasquez Luque ti offre una panoramica di vini bianchi cileni e uruguaiani, pisco a contatto sulle bucce, idromiele con etichette disegnate dalla mamma di Virgilio, distillati di siero di latte… Conoscenza, civiltà e gusti, gusti, gusti.
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
