La forza di Luigi Taglienti è anche un po' la sua dannazione: il rigore, la pulizia di pensiero, la determinazione, una coerenza incrollabile, quell'ardore e quell'ardire appassionati che non fa sconti agli altri, perché non li fa innanzitutto a sé stesso. Un monolite.
Quadro confermato all'IO Luigi Taglienti di Piacenza, la sua nuova avventura: qui emerge un'evoluzione nel tempo ma insieme, e soprattutto, una straordinaria fedeltà a sé stesso e alla propria anima gastronomica, che è prorompente personalità di stile e nessuna indulgenza al compromesso (quell'IO dell'insegna starebbe lì per indicare la centralità del cliente, ma è facile lo slittamento semantico verso lo chef, non per affermazione egotica ma per il carisma della sua proposta). Taglienti rischia di suo, si mette in gioco: è un campione di razza che sa reinventarsi mantenendo intatta la propria identità, che è quella dei grandi. Concentrato a dare un significato al suo lavoro, a tutto beneficio del commensale, ha sempre dribblato la banalità dell'ovvio scegliendo invece le difficoltà di percorsi diversi, che avessero qualcosa da dire di originale e di stimolante. Succede anche qui.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+393516152292
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it