Non è facile affrontare il cambiamento, e nemmeno raccontarlo. Ma i Mazzucchelli, famiglia che alla ristorazione italiana ha dato molto, hanno dimostrato di non temere i passaggi ostili. In questi tempi angusti hanno lavorato per consegnare una proposta gastronomica inedita, ardita, in cui il filo conduttore sta nei lievitati. Chi, leggendo questa parola, pensa alla pizza, sbaglia: il lavoro è ben più ampio e inclusivo. È iniziato dal progetto Mollica, il forno attiguo al ristorante, e abbraccia tante tipologie di preparazione, partendo da farine biologiche. Di ricerca, per arrivare fino a qui, ce n’è stata parecchia.
Non hanno cambiato il luogo ma il nome. Ristorante Marconi è ora Casa Mazzucchelli, per trasmettere il senso della famiglia, dell’unità, la voglia di accogliere. In un posto - il loro posto - raffinato, di cui rimane impresso il design, la cantina a vista, il dehors, l'orto. Anche la sensibilità in cucina di Aurora rimane una garanzia. Anzi, si è fatta più acuta per riuscire a intrecciare l’arte bianca ad una cucina fine, pulita, sempre ragionata, come è la sua.
Impresa riuscita alla grande in piatti come Gamberi rosa crudi, maritozzo, gelato all’aringa affumicata e succo di mandarino, o nella Terrina di carne, focaccia all’orzo tostato, senape, pomodoro secco, cipolla e cavolo cappuccio. Si può scegliere alla carta, oppure farsi accompagnare in un percorso alla cieca, con più assaggi. Al vino pensa Massimo, estimatore delle produzioni naturali, attingendo da una cantina che manda facilmente su di giri gli appassionati.
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Tavoli all'aperto
padovana, classe 1993, giornalista freelance, ama girare e raccontare l'Italia gastronomica dalla testa ai piedi. Collabora con riviste di settore tra cui Sala&Cucina Magazine di Ristorazione. In testa alla classifica delle passioni mette buona tavola e buon bere, anche se calcio e campagna spesso entrano a gamba tesa.