All’interno del lussuoso hotel Mandarin Oriental, nascosto con discrezione in una via a pochi passi dalla Scala di Milano, c’è un bistrot con giardino segreto che sa dare grande soddisfazioni.
Eleganza dai toni essenziali, con un pattern bianco e nero che si ripete dalle pareti al pavimento, un banco bar all’ingresso che fa capire, fin dall’inizio, che i cocktail saranno parte del divertimento. La cucina è firmata dal bistellato Antonio Guida, che qui si diletta con piatti della tradizione perfettamente eseguiti. Ma attenzione, anche la mixology d’autore è protagonista grazie a Guglielmo Miriello e al suo braccio destro Gaetano Ascone. Quest’anno la cocktail list è ispirata al romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in 80 giorni" e conta 11 proposte, tante quante le stecche del famoso ventaglio del brand di Hong Kong.
Se non volete rinunciare a nulla, andate di abbinamento: il Vitello tonnato con il Phileas, leggero e dalle note orientali, la Ceviche di ricciola, sesamo e tamarillo con il Golden Gate, profumato alla mela verde, cetriolo e pepi, la Costoletta di vitello alla milanese con il French 75 con gin, succo di limone e champagne. Buonissimi anche lo Gnocco alla romana con salvia e coppa scottata affiancato dal cocktail Passepartout e il sontuoso Ossobuco con risotto alla milanse con il Kioumi, portato in un bicchiere che sembra una pietra, con fumo di ghiaccio secco e decorazione di muschio. Che il viaggio abbia inizio.
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Ha collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015