Era il 1915 quando il Camparino in Galleria servì il suo primo Campari; per l’epoca era già considerato un locale innovativo ed elegante complice anche lo stile Liberty e Art Noveau. A distanza di anni, oggi, il Camparino non è solo il benvenuto in Galleria Vittorio Emanuele in cui godersi un Milano Torino o un Campari Seltz con vista sul Duomo, bensì un indirizzo d’obbligo per chi ama drink di stampo contemporaneo.
Grazie alla ristrutturazione del 2018, gli appassionati di miscelazione troveranno la loro Mecca nella Sala Spiritello: dal Liberty del piano terra ci si immerge in un cocktail bar di respiro internazionale, due banconi circondati da tavolini all’ombra delle arcate della Galleria.
A condurre le danze, la professionalità di Tommaso Cecca – store manager – e Mattia Capezzuoli – head mixologist –, che hanno articolato una drinklist tra passato e futuro che esalta l’amaricante dei bitter e vermouth, senza però trascurare di esplorare l’affumicato dei mezcal e la rotondità dei whisky. In particolare, consigliamo l’esperienza al bancone che regala sempre quel pizzico di complicità in più con il bartender.
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Tavoli all'aperto
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose