Attuale e trasversale. Così è la cucina tradizionale campana di Salvatore Iazzetta, chef intelligente e sempre sorridente di Rear, insegna che a Nola ha portato una ventata di novità. Spezie, salse e materia prima presa in prestito dal resto del mondo passano tra le mani di Iazzetta, pronto a stupire il cliente con piatti di personalità, che uniscono memoria e viaggio. Qui si possono gustare specialità come Più di una Genovese, un piatto che celebra la tradizione con eleganza: ravioli del plin ripieni di genovese tradizionale, arricchiti da una spuma di pecorino bagnolese, melassa di cipolla e un delicato jus. Oppure Un’ode al Mediterraneo, ventresca di tonno Balfegò, cotta con metodo Yubiki, che si unisce alla dolcezza della cipolla in tutte le sue sfumature: caramellata, al burro e in melassa. Il tocco finale del dashi napoletano regala profondità e sfumature complesse.
Roberto Tanzi e Michelangelo Raffa, rispettivamente direttore di sala e sommelier, chiudono il cerchio di un’esperienza enogastronomica come poche nella regione: la cantina conta circa mille etichette tra novità e grandi classici.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
articolo a cura degli autori di Identità Golose