Uno chef e un sommelier, due fratelli, un desiderio condiviso, una luogo suggestivo e tanta passione. Gli ingredienti ci sono, la preparazione pure, il risultato è buono. Il vecchio locale dove aveva sede l'Acquamatta (ex stellato ma da novembre 2022 è stellato anche Terramira) è libero, il Comune ha riqualificato l'area intorno all'Arno e le vetrate del locale affacciano sul punto in cui il fiume si increspa, regalando una nota di suadente malinconia cullati dallo scorrere dell'acqua che vibra di quel suo color argento, sul letto di ciottoli. È così che Filippo e Lorenzo Scapecchi danno vita al sogno: creare il proprio ristorante di famiglia.
Terramira è un posto in cui si sta bene, in cui si ha voglia di tornare spesso, per un intero menu o anche solo qualche piatto, e in cui sentirsi a casa, ogni volta, in qualsiasi situazione. Filippo attinge con grande gusto dalla tradizione toscana per concedersi, talvolta, all'estro creativo. Citando Baricco "quando non sai cos’è, allora è jazz". Jazza davvero bene lo chef, accontentando una clientela difficile, come spesso è quella di provincia, senza scendere a compromessi con il proprio sound. In sala guida Lorenzo, formato alla scuderia di Luca Martini e cresciuto con grandi bottiglie.
Nella cantina, divertente e mai scontata, spiccano i fuoriclasse locali e prestigiose etichette internazionali, sempre molto ricercate, come lo sono le "chicche" assolutamente abordabili che a Lorenzo piace consigliare, giocando con i clienti e con lo chef a creare la melodia perfetta.
+390575420989
articolo a cura degli autori Identità Golose