Il valore vitale del fuoco sempre acceso sotto la stufa. Un profumo di brace, assoluto fil rouge di un menu che altrove sarebbe sembrato ridondante e invece qui diventa natualmente eloquente. Piatti ispirati agli elementi naturali grazie ai quali da millenni l’uomo ha imparato a nutrirsi cucinando. E su tutto uno sguardo vergine, com’è quello che l’executive chef Matteo Carnaghi riesce a posare sulla campagna di Noto, dove già molti anni fa Cristina Summa - fondatrice di Villadorata Country House - aveva immaginato questo innesto gastronomico poi realizzato con Viviana Varese.
Arrivato da Milano e da un approccio completamente diverso alla cucina, Carnaghi qui ha imparato a mettersi in osservazione del paesaggio, in ascolto dei contadini, e a sperimentare una felice decrescita che attraversa gli approvvigionamenti e le tecniche per approdare a un approccio sintetico alla trasformazione, dimostrando il desiderio di far parlare ogni ingrediente scoprendolo senza sovrastrutture, come se in ogni piatto lo trattasse per la prima volta. L’essenziale eleganza della sala e l’impeccabile misura del servizio completano un’esperienza sobria ma densa di significati da ricordare.
modicana, giornalista, sommelier, founder di Condire Digitale. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo
+393347933384
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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