La voglia di unire due passioni. Ed è così che il giovane Edoardo Borgia, laureato in psicologia, ha deciso di aprire un ristorante a Milano, dove si può gustare un menu speciale che prova a rappresentare appieno l’universo interiore e i gusti dell’ospite.
Al ristorante Borgia, infatti, il clou è il menu Psyche: 9 portate a sorpresa che lo chef compone sulla base di alcune domande fatte dai maître. Alla guida delle cucine c’è Giacomo Lovato, talentuoso giovane classe ‘90, che dopo anni allo Snowflake di Cervinia, trova una casa milanese che lo riporta alle origini. Alcuni piatti hanno ancora una forte impronta montana, con signature come il Tataki di capriolo con suo fondo di capriolo all'aceto di sambuco, mirtillo e spuma di topinambur e la Battuta di Fassona al coltello, fondo di vitello tiepido e pane croccante che ricorda la cotoletta alla milanese. Non perdete anche gli ottimi Tagliolini mantecati al brodo di trota affumicato e le sue uova. Disponibile anche la carta con piatti stagionali.
Sala attenta e puntuale, guidata dal restaurant manager Tiziano Sotgia, che sa rallegrare la serata, instaurando un rapporto amichevole col cliente. Degna di nota la cantina con oltre 300 etichette, molte delle quali dal mondo. Ambiente accogliente con 40 posti a sedere ben distanziati, tavoli e sedie di design, con un tocco d’arte alle pareti grazie ai grandi dipinti dell’artista lombardo Rodolfo Viola (che nascondono pannelli fonoassorbenti per un ambiente senza rumore).
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015