Cremolino - borgo attorno ai mille abitanti nell’Ovadese - merita una visita per assaggiare la cucina estroversa ed esatta di Charles Pearce, giovane di talento, che sotto la supervisione di Andrea Ribaldone fa davvero bella figura alle cucine de L’Orto, il ristorante gastronomico del Nordelaia.
È, quest’ultimo, un delizioso boutique hotel indipendente, su tre livelli, con sole 12 camere e una spa, immerso in cinque ettari di terreno agricolo; la struttura deriva dal restauro di una cascina di 800 anni ricca di storia (ma di questo abbiamo scritto qui).
Pearce - inglese classe 1992 nato a Greenwich, Londra - sembrerebbe un professionista non molto adatto per un luogo come questo. Invece funziona molto bene. Ha personalità da vendere, idee, intuizioni, coraggio, tecnica. Sbaglia qualcosa perché rischia molto, va bel oltre l’ovvio, i suoi piatti sono davvero interessanti. Riesce in un’impresa non da poco: plasmare una tavola che sa parlare anche un linguaggio semplice, e nel contempo è capace di dialogare con il gourmet incallito, proponendogli piatti concettualmente di alta scuola e gustativamente ben costruiti. Non è poco, è tantissimo. Pearce pone l'accento sui prodotti di produzione propria provenienti da agricoltori locali, che si evolvono con le stagioni (presto, spazio al tartufo) e s'ispirano ai piatti tradizionali, andando spesso e volentieri ben oltre.
Siamo rimasti a bocca aperta di fronte al piatto-che-vale-il-viaggio, Verza bbq, composta di pera e fondo di galletto, grande sfoggio di creatività e giustezza.
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Ristorante con camere
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it