Aperto nell’estate 2020, Sowado è divenuto in breve tempo uno dei ristoranti più popolari di Tokyo. Una versione elegante del celebre Sakai Shokai izakaya a Shibuya, a metà strada tra un pub casual e un ristorante di fine dining giapponese. La seconda impresa dello chef Hideaki Sakai colpisce nel segno. Dietro la porta d’ingresso scorrevole in metallo, si trova un piccolo bar rifornito di sake, vini e spirits dove potrete sorseggiare un drink nell’attesa di entrare (è sempre affollato), o dopo cena. All’interno, la sala principale è caratterizzata da un imponente bancone in legno che circonda la cucina. I tavoli lungo le vetrate beneficiano della vista sul fiume Shibuya.
La drink list s’incentra su sake e vini naturali – provenienti da paesi del Nuovo Mondo come Australia e California ma anche dall’Europa. Per quanto riguarda i sake, le preferenze dell’oste Hide Sakai si riversano sui più audaci e terrosi, non aspettatevi dunque aromi fruttati o floreali come il daiginjo. Per chi preferisce qualcosa di più forte, c’è un’interessante selezione di shochu.
Potrete ordinare à la carte o affidarvi nelle mani dello chef. Pesce e ortaggi di stagione hanno un ruolo centrale in piatti come l’Ayu e la tempura di radici di bardana in estate, o la sapida crema pasticcera con shirako (sperma di merluzzo) e funghi maitake in inverno. Da non perdere il gustosissimo Ham katsu (cotoletta) impanato con il panko e servito con una salsa piccante Worcestershire, così come l’ampia gamma di sashimi di Kyushu e il trio di antipasti obanzai, tra questi il Caco con salsa di tofu e miso.
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articolo a cura degli autori Identità Golose