A Palazzo San Gervasio non ci si capita per caso, distante com’è da tutto, dalle arterie principali, le direttrici del traffico locale, gli altri comuni del territorio. Distante dalle intenzioni e necessità di viaggio, più vicino agli accidenti del destino. Ma ci nasce gente cocciuta, come Francesco Lorusso. Uno di quelli bravi, che cucina bene, che ha cucinato un po’ dovunque nel mondo e che alla fine ha deciso di tornarci, qui a casa sua, per aprire il suo di ristorante.
Lontano da tutto, a volte anche dalla gente del posto, Francesco celebra un territorio assai poco conosciuto e i produttori che ci lavorano, con i loro sforzi quotidiani, lontani da tutto. I loro prodotti, che altrove li avrebbero fatti ricchi, e che qui faticano a trovare una via verso un pubblico adeguato. Gente che devi conoscere di persona e devi andare tu a trovare per prenderti quello che ti serve.
La cucina di Francesco Lorusso è tutta qui, persone, storie, strade, prodotti, bestie al pascolo, giri in campagna per erbe, spezie, profumi, amari da vertigine, sapidità inattese. E poi padelle, braci, estratti, fondi, recupero, idee bruciate e recuperate. Un mondo che non ti cerca, ma ti accoglie sempre.
si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce nel secolo breve, italiano e meridionale. Ma è pura fortuna. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché fortunatissimo.
+390883681862
Tavoli all’aperto
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si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce nel secolo breve, italiano e meridionale. Ma è pura fortuna. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché fortunatissimo.