Nascosto tra moderni edifici nel quartiere di Legazpi, Éter è il luogo ideale per chi è alla ricerca di una cucina contemporanea di qualità a prezzi imbattibili: 58 euro il menu da 7 portate e 90 quello da 12. Ecco due buone ragioni per far visita ai fratelli Tofé. Da una breve carta, che cambia ogni settimana a seconda di ciò che offre il mercato, nascono due menu degustazione. Quello da 7 portate è da porzioni generose. Quello da 12 è ideale per apprezzare e conoscere a fondo la cucina di Éter. Piatti che risentono di influenze internazionali, in cui convivono ingredienti di qua e di là ma i cui sapori risultano familiari.
Mentre Mario Tofé si occupa della sala e della cantina, Sergio è in grado di tirar fuori il meglio degli ingredienti. Li guarnisce, li lavora e li converte in piatti memorabili, abilità ereditata da sua mamma, secondo cui il figlio è capace di creare ricette incredibili con qualsiasi tipo di ingrediente. Note dolci e acide, cotture misurate e un’eleganza naturale che si apprezza a ogni boccone. Nulla di troppo ricercato, artificiale, nella sua cucina tutto fluisce con armonia. Anche rischiando, i piatti non perdono l’equilibrio. Cucina d’autore, vera, perché i piatti di Sergio si distinguono.
Alta cucina povera. Il cavolfiore, ingrediente generalmente poco apprezzato, esce trionfante in una tempura con mole poblano casero. Il wasabi dà un inaspettato tocco rinfrescante ai fagioli giapponesi croccanti. Altra sfida da cui ne esce vittorioso. L’inconsueto Salmorejo di pomodori arrostiti con anguilla, gelato di peperoni rossi e queso majorero.
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
