Turk
Turchia | Istanbul
lo chef
Fatih Tutak con Ogün Koca
sous-chef
Alperen Duysak
in sala
Gonçalo Martins
in cantina
Tolgahan Biyikli
Alperen Duysak
in sala
Gonçalo Martins
in cantina
Tolgahan Biyikli
Tolgahan Biyikli
Fatih Tutak ben rappresenta la nouvelle vague della cucina turca. Che si permette uno sguardo oltre confine (il cuoco oltretutto ha lavorato per anni a Bangkok, da The House on Sathorn, prima di tornare a Istanbul) e si nutre di commistioni, ma sa anche unire tecniche moderne a suggestioni antiche che mantengono uno stretto legame con la realtà locale.
Il ristorante, un po’ defilato dal centro e ai margini occidentali del quartiere Bomonti, non a caso è una grande sala aperta, con una cucina a vista piuttosto vivace e divertente tra musica, cocktail e vibe da lounge bar. Le scelte, ai fornelli, vanno nella direzione di una microstagionalità della materia prima molto veloce, che consente variazioni del menu degustazione piuttosto frequenti, ma non permettono opzioni vegane, vegetariane o gluten-free: aglio, cipolle e prodotti caseari, ad esempio, sono sempre presenti nel percorso da 12 portate signature che lascia l’ospite seduto al tavolo per tre ore circa.
Perché fermarsi
per assaporare nella sua completezza la cucina turca, tra una eco potente dal passato a visioni di contemporaneità che diventano premessa per un radioso futuro, e per il Branzino con pilaf di acciuga, armonia iodataMenu di degustazione
14500 euro
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