Lo splendido ingresso di Gucci Osteria a Tokyo – con gli specchi e le pareti verde brillante decorate con i versi di Lorenzo il Magnifico – vi trasporterà nel paese delle meraviglie gastronomiche, dall’Italia al Giappone, e nel mondo di Massimo Bottura. C’è tanto che appaga l’occhio, ma da Gucci non ci aspetteremmo altro. La terrazza con lo sfavillante bar richiama il palazzo d’inverno, ideale per l’aperitivo. Nella luminosa sala principale, divanetti in velluto blu pavone si integrano al pavimento dipinto a mano e alle tazze da tè dai disegni floreali. La sala privata è adornata da antichi specchi e un bellissimo tavolo in legno del XVIII secolo.
Il cibo è mozzafiato tanto quanto l’ambiente. Gestita dal talentuoso Antonio Iacovello, la cucina presenta alcuni classici di Bottura, come i Tortellini con crema di Parmigiano Reggiano o l’Emilia burger, oltre alle originali e superlative creazioni di Iacovello. Lo chef trae ispirazione dai ricordi d’infanzia in Campania e dalla ricca tradizione gastronomica giapponese: “Si tratta di una cucina italiana contemporanea a base di ingredienti giapponesi di stagione con le tecniche di entrambi i paesi”, afferma. Per esempio, la pasta alla genovese viene realizzata sotto forma di una zuppa di ravioli in brodo di cipolle, essiccate e fermentate come il katsuobushi. Una nota di zenzero aggiunge un tocco asiatico ricordando uno xiao long bao. Geniale.
Il servizio è decisamente attento e i wine pairing di Hideki Watanabe si sposano perfettamente con i piatti. Non c’è da sorprendersi se il ristorante è al completo sin dalla sua apertura.
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Tavoli all'aperto
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giornalista americana, vive a Tokyo, in Giappone. Columnist del Japan Times. I suoi lavori sono stati tradotti in 4 lingue e sono apparsi, tra le altre, su testate come Condé Nast Traveler, Nikkei Asia, Newsweek e CNN