La bellezza del caos. La bellezza dell'imprevedibilità. Questo è Gostilna Skarucna, di gran lunga l'esperienza culinaria più folle di Slovenia, in un villaggio a pochi chilometri da Lubiana. Uno spettacolo gestito da Slavko Zagar junior, un signore carismatico, dalla voce roca. Senza copione, senza filtri, matto da legare.
È quel tipo di posto in cui almeno un ospite probabilmente vorrà cominciare a chiamare il taxi per andarsene – mentre gli altri rimarranno fermi, con gli occhi spalancati, un po’ spaventati, un po’ eccitati. Slavko percorre la sottile linea di ciò che è considerato accettabile e spesso la supera - ma è qui che arriva il bello. Deride il vegetariano a tavola, ti lancia il pane, rovescia bicchieri di vino per far spazio a una grattugiata vistosa di rafano su una lingua di manzo inzuppata d’olio d'oliva e aglio.
Parte del rituale di Skarucna è lui che indossa guanti di gomma per toccare una trota cotta perfettamente in forno in un modo erotico, senza andar troppo per il sottile. Scompare spesso, per metter su un altro LP sul suo giradischi vintage, volteggiando e agitandosi come in uno spasmo da coito.
Almeno una delle dita è a turno sempre bendata, tagliata dal coltello. Le lame sono parte dell'attrazione: Slavko le usa per servire un salame stagionato nella cantina di Joško Gravner, e lo impiega per tagliare quell'enorme stinco di vitello per cui Skarucna è famoso, una carneficina nel bel mezzo della rustica sala. Potrebbe persino fartelo vibrare accanto alla testa, direttamente contro il muro. Disordinato, sexy, unico.
+38618323080
Tavoli all’aperto
articolo a cura degli autori Identità Golose