Una cucina che fa bene. Consolatrice senza dimenticare di essere elegante, di un classicismo consolidato ma non per questo noiosa. Tomy Gousset ama fare le cose per bene e ciò lo si nota sin dalla lettura del menu dove tutto fa gola. Nessun messaggio, nessuna retorica, solo il piacere di gustare i classici della cucina francese: un œuf parfait, delle patate soffiate (una rarità a Parigi), un’anatra Apicius, una triglia fritta… una cucina tuttavia ravvivata da un soffio di modernità.
La tecnica dello chef è inimitabile, frutto di un bel percorso (Taillevent, Le Meurice, Boulud…). Il servizio informale e cortese rende l’atmosfera animata e confortevole mettendo a proprio agio l’ospite.
Qui si può ritrovare l’essenza di un classico ristorante parigino ma svecchiato. Con arredi raffinati ma senza ostentazioni, un ambiente che ben si sposa con il quartiere borghese in cui si colloca e una clientela affezionata che sa perfettamente ciò che ha nel piatto e nel bicchiere. Un indirizzo dove si viene dunque per il puro piacere di mangiare e da cui è praticamente impossibile uscirne delusi.
Dall'ultimo menu: Tartelletta fine di sedano rapa con tartufo nero, pickles di rape e insalata di erbe, Sogliola alla mugniaia da piccoli pescatori (1 kg per due persone), Gateua di carote con marmellata di arance, chantilly, arance rosse e tuile di carote.
+33145514693
+33986591967
articolo a cura degli autori Identità Golose