Un italiano in più a Parigi! Direbbero alcuni. Certamente ci sono altri ristoranti italiani nella Capitale, anche troppi, probabilmente perché i parigini sembrano non esser mai sazi di questa cucina di sostanza, rassicurante e gustosa. Tuttavia, la cucina che lo chef Niko Romito propone nel lussuoso hotel Bulgari ha ben pochi eguali. Qui, come d’altronde negli altri ristoranti Bulgari, i piatti in carta sono il frutto di lunghe riflessioni, ricerche e sperimentazioni, su ciò che dovrebbe essere oggi la cucina – tradizionale – italiana.
E quindi, a prima vista, il menu gioca in quest’ottica con nomi di piatti visti e rivisti: vitello tonnato, spaghetti al pomodoro, lasagna, cotoletta e risotto alla milanese… Ma, se si va a fondo, si può notare come lo chef tristellato del Reale Casadonna, nel cuore d’Abruzzo, sia riuscito a purificare ogni ricetta al fine di valorizzarla e adattarla al presente.
I piatti risulteranno dunque incredibilmente saporiti ma al tempo stesso estremamente leggeri, per non dire, in parole povere… dietetici. Quale migliore dimostrazione se non il brodo, servito come preambolo dell’intero menu, la cui consistenza liquida e la sapidità non sono che il frutto dell’estrazione delle tre verdure (carote, cipolle e sedano) che lo compongono?
Nella seconda visita, ci si lascerà sedurre volentieri dalla Zuppa di parmigiano e carciofi, un Merluzzo con pomodori speziati o, ancora, dei Calamari arrostiti con una salsa a base di carote e aceto. E si potrà così appurare come la gastronomia italiana non si limiti ai soli stereotipi.
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose