Sota Atsumi si è fatto strada tra le cucine di Robuchon e Troisgros. Un decennio fa ha scosso la bistronomia parigina cucinando da Vivant e Clown Bar. Da Clown Bar, la fusione tra delicatezza giapponese e la tradizionale cucina francese ha portato a piatti come foie gras, anatra pithivier e cervello di vitello con dashi e yuzu. Lasciato il Clown Bar nel 2017, quattro anni dopo apre Maison Sota.
Il ristorante, in un ex magazzino a Oberkampf, si presenta come un’abitazione con mattonelle in terracotta e elementi di design. Forno a legna e griglie occupano il centro della sala al secondo piano, un lungo bancone li separa dal resto dell’ambiente. Il posto ideale per osservare il fumo volteggiare tra i soffitti e la messa in atto di una cucina espressa appassionata.
Il menu cambia ogni settimana mettendo al centro l’ingrediente e ispirandosi alla tradizione francese come Mille crêpe, trombette dei morti, cipolle caramellate e anguilla alla griglia con tuorlo. È possibile trovare i piatti forti soprattutto a pranzo la domenica. La pastry chef Rikako Kobayashi dà un tocco speciale con una pasticceria stagionale con attenzione al design e al gusto.
giornalista freelance, è reporter per Tuorlo Magazine, digital magazine che esplora il cibo, i temi della sostenibilità e il territorio. Contribuisce con articoli e contenuti video in giro per il mondo, dando valore alle personalità del cibo e agli eventi che aumentano la consapevolezza sullo stato attuale del food system globale. Instagram: anastassiaav
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