Elmer è un punto di riferimento nell’Haut-Marais, tra place de la Republique e il museo delle Arti e dei Mestieri. Sette anni fa, lo chef Simon Horwitz è stato uno dei pionieri nel contribuire al rinnovamento del quartiere, immaginando il suo primo ristorante come un luogo di ritrovo a pranzo – con 2 menu del giorno – e a cena, per un momento più gastronomico. Già allievo di colossi della cucina - Jacques Chibois, Sylvestre Wahid, Pierre Gagnaire, Bertrand Grébaut - Horwitz ha preso possesso di un ambiente elegante e sdrammatizzato dalla presenza di grandi social table.
Propone piatti generosi ma precisi, che danno importanza agli ingredienti ottenuti direttamente da piccoli produttori francesi eco-friendly. Altra particolarità, la cottura al girarrosto o con forno a legna: danno un tocco unico all’agnello da latte, a una costoletta di maiale ma anche a un rombo liscio dell’Atlantico (il tutto per due persone). Per una scelta individuale, si può procedere con il menu alla carta, optando per un Gravlax di merluzzo giallo con limone confit e capperi o un Raviolo di scampi, ciliegie sotto aceto, basilico, latte di cocco e curry verde.
Simon è accompagnato dal sommelier Sébastien Perrot che si occupa di scovare interessanti etichette biologiche, o anche naturali. Per un’esperienza più intima, Simon ha recentemente aperto proprio dall’altro lato della strada una location privata che può accogliere da 6 a 8 ospiti e che ricorda i classici banconi giapponesi (menu 2023, 85 euro).
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose