Sulla sponda veronese del lago di Garda, il ristorante sorge in una posizione idilliaca che regala un panorama mozzafiato, a perdita d'occhio. È ospitato in un'elegante dimora che lo chef e patron Federico Chignola acquistò quando era solo un rudere abbandonato e dall'aspetto spettrale, tanto che in zona era noto come "la casa degli spiriti". Insieme alla moglie Sara Squarzoni ha dato vita nel tempo – l'insegna è stata inaugurata 25 anni fa - a un luogo di grande fascino dove, oltre all'invidiabile ambientazione, anche la cucina fa la sua parte nel rendere piacevole la sosta.
Cura e gusto si ritrovano nella mise en place, così come in una proposta di cucina moderatamente creativa che punta a far scoprire i più golosi prodotti del territorio, dal pesce del lago ai formaggi del Monte Baldo, dai funghi al tartufo, fino a tante altre ghiottonerie local e di stagione. Da non perdere i risotti (ottimo quello all'anguilla affumicata laccata al teriyaki e mantecato al lime e rosmarino), gli gnocchi (da provare la versione allo stracotto d'asino o con la "pastissada" di cavallo) e, tra i secondi, le ricette a base di carne, come la Guancia di manzo o il Filetto di cervo, tutte a rigorosa cottura lenta.
Ben assortita la carta dei vini che regala gioie agli amanti delle bollicine e dei rossi. Al piano superiore c'è il bistrot dalla proposta più easy. Nella bella stagione si può riservare la zona della piscina per un esclusivo day use con tanto di apposito menu.
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Tavoli all'aperto
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bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da oltre 20 anni scrive di gusto collaborando con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com